Etna Bianco Doc 2015, Planeta

Degustiamo oggi l’Etna Bianco D.O.C., annata 2015. Nasce come detto da suolo vulcanico all’interno della DOC Etna da sole uve Carricante parzialmente vinificate in legno. Il Carricante è un antico vitigno autoctono siciliano a bacca bianca così chiamato per la sua abbondante produttività che ha trovato nell’ambiente montano dell’Etna il suo ambiente ideale. Il vino si presenta giallo paglierino chiaro con riflessi verdi appena accennati.

Al naso emergono da subito note di frutta a bacca bianca, susina e pesca bianca, ed una leggera nota erbacea aromatica cui fanno seguito le evidenti note minerali. In bocca risulta pieno, di corpo, l’acidità è ben bilanciata dalla morbidezza probabilmente dovuta al parziale utilizzo di legno ma è la grande sapidità che sorprende e che invoglia la beva. In bocca ritroviamo tutte le note fruttate sentite al naso ma è la mineralità che diventa più evidente. Buona la persistenza.

Un vino bianco che coniuga in un sol bicchiere la tradizione del territorio con la modernità di un vino agile, il carattere vivido delle pendici vulcaniche con l’anima mediterranea di un bianco non banale. Senza dubbio ottimo abbinato a preparazioni di pesce… ma ci piace pensarlo anche con dei formaggi freschi o, visto che le giornate si allungano e si avvicina la bella stagione, anche servito come aperitivo accompagnato solo da qualche semplice stuzzichino.

LA VINIFICAZIONE
Le uve 100% Carricante, raccolte in cassa, vengono subito refrigerate ad 8 gradi, selezionate a mano e inviate ad una leggera pigiadiraspatura e a pressatura soffice. Il mosto decantato viene travasato e fermenta a 15 gradi, in acciaio inox e 15% del mosto in tonneaux. Il vino così ottenuto rimane sino a febbraio sulle fecce fini con continui rimescolamenti.

Planeta è oggi un punto di riferimento dell’enologia siciliana, in quanto capace di raccontare le varie sfumature enoiche che l’isola sa offrire. Lo fa forte di sei differenti cantine poste in sei zone (Sambuca di Sicilia, Menfi, Vittoria, Noto, Etna, Capo Milazzo), in sei differenti terroir, così da poter raccogliere e trasmettere le peculiarità dei vari vini e vitigni. “Nei posti belli si fa il vino buono”, disse Francesca Planeta in un’intervista alcuni anni fa. E così, quasi inseguendo il Genius Loci dei Latini, oggi i Planeta ci portano sul versante nord dell’Etna nella cantina di Feudo di Mezzo. La cantina nasce nel mezzo di una vecchia colata lavica del ‘500 e seguendo la filosofia dell’azienda è costruita in modo da integrarsi perfettamente nel territorio.

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